La Cina è tornata a ribadire la sua posizione su Taiwan. Le esercitazioni militari del 14 ottobre scorso hanno visto le forze armate cinesi circondare Taiwan con un blocco aero-navale. Anche se gli Stati Uniti si sono detti «seriamente preoccupati» per le manovre di Pechino, è indubbio che nel corso degli ultimi mesi la tensione tra Washington e Taiwan è stata palpabile: da un lato alcune dichiarazioni di Trump hanno sollevato perplessità riguardo al proseguo del sostegno americano all’isola; dall’altro, invece, il linguaggio diretto e imprevedibile del tycoon e le sue dichiarazioni alla stampa potrebbero creare equivoci diplomatici difficili da gestire per Taipei.
Manovre cinesi attorno a Taiwan.
Recentemente la Cina è tornata a ribadire la sua posizione su Taiwan: per Pechino la riunificazione è infatti un obiettivo irrinunciabile, da perseguire anche con la forza, se necessario. Il Partito comunista cinese non ha mai governato l’isola, ma rivendica Taiwan come parte del suo territorio e ha dichiarato che non rinuncerà all’uso della forza per riportarla sotto il suo controllo. Le esercitazioni militari “Joint Sword 2024/B” tenutesi il 14 ottobre scorso si sono tradotte in una dimostrazione di forza su larga scala che ha visto le forze armate cinesi circondare Taiwan con un blocco aero-navale. “Siamo disposti a impegnarci per la riunificazione pacifica con la massima sincerità”, ha dichiarato Chen Binhua, portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del governo di Pechino. Una posizione ribadita con fermezza, che punta il dito contro le “interferenze esterne” e la “piccola minoranza di separatisti” che, secondo Pechino, non rappresentano la volontà della maggioranza dei taiwanesi.
Le esercitazioni del Joint hanno visto un ingente dispiegamento di navi della guardia costiera cinese che hanno circondato Taiwan e organizzato pattugliamenti vicino alle isole di Matsu e Dongyin. La portaerei Liaoning è inoltre entrata nelle acque nell’area del canale di Bashi, canale strategico a sud di Taiwan che separa l’isola dalle Filippine. Le tensioni tra Pechino e Taipei si sono surriscaldate anche a seguito delle dichiarazioni del presidente taiwanese William Lai, durante le celebrazioni della Festa Nazionale del 10 ottobre scorso, in cui Lai ha ribadito il diritto del popolo taiwanese a decidere il proprio futuro. Taiwan ha poi proseguito: “Le manovre militari si sono ritorte contro la Cina“, ha affermato Tsai Ming-yen, direttore generale dell’Ufficio per la sicurezza nazionale di Taiwan, e ha poi proseguito che “la condanna internazionale, in particolare da parte di Washington, ha reso la comunità internazionale più favorevole a Taiwan”. Secondo Tsai, l’impatto internazionale delle manovre ha rafforzato il sostegno verso Taiwan, con una condanna unanime, in particolare da parte degli Stati Uniti. Anche gli Stati Uniti si sono infatti detti «seriamente preoccupati» per le esercitazioni militari cinesi, definendole «provocazioni militari a un discorso annuale di routine del tutto ingiustificate». «Invitiamo la Cina ad agire con moderazione e ad evitare ulteriori azioni che possano minare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e nella regione più ampia», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller. Gli Stati Uniti rappresentano il più importante partner politico e di sicurezza di Taipei e la politica della Casa Bianca avrà un impatto diretto sulla capacità di Taiwan di resistere alle azioni della Cina alla sua sovranità. Non è un caso che il presidente Lai Ching-te e il ministro degli esteri Lin Chia-lung si sono subito congratulati con il candidato repubblicano Donald Trump dopo la vittoria contro Kamala Harris. Lin ha dichiarato che Taiwan, in quanto potenza chiave nel settore dei semiconduttori, sarà un attore cruciale nell’aiutare il presidente eletto a realizzare il suo slogan ‘Make America Great Again’”.
Cosa accadrà con la vittoria di Trump?
Dal punto di vista economico e commerciale, Taiwan potrebbe però rischiare seri contraccolpi dopo la vittoria del tycoon. Trump, infatti, era stato molto critico nei riguardi del Chips act, la legge approvata dal Congresso statunitense nel 2022 che prevede miliardi di dollari di sostegno per portare la produzione di semiconduttori sul suolo americano. Ad aprile scorso Washington aveva annunciato sussidi rispettivamente alla taiwanese Tsmc e alla sudcoreana Samsung, rendendole due dei maggiori beneficiari proprio del Chips act. Questi, però, essendo solo accordi preliminari, potrebbero finire per essere modificati dall’amministrazione Trump che potrebbe rimodularne i termini.
Nel corso degli ultimi mesi la tensione tra Washington e Taiwan è stata infatti palpabile: per la prima volta sin dal secondo dopoguerra, l’amministrazione taiwanese si è ritrovata senza alcun canale di comunicazione, nemmeno informale, con un candidato alla presidenza statunitense, ovvero il tycoon, che appariva chiaramente destinato alla vittoria, secondo i sondaggi.
Le dichiarazioni di Trump, come il commento secondo cui “gli Stati Uniti non dovrebbero fare il lavoro di Taiwan” e la riflessione aperta sul fatto che “Taiwan dovrebbe contribuire di più alla propria difesa se vuole il sostegno americano” hanno sollevato ulteriori perplessità riguardo al futuro sostegno di Washington a Taiwan.
È verosimile ritenere che l’approccio di Trump sposterà l’attenzione dagli ideali valoriali agli interessi economici e strategici, rimodulando l’impegno americano verso l’isola. Lo stesso Trump, è probabile che faccia pressioni su Taiwan per ottenere maggiori investimenti tecnologici, soprattutto nell’ambito dei semiconduttori. Al tempo stesso, il linguaggio diretto e imprevedibile del tycoon e le sue dichiarazioni alla stampa, spesso non pianificate, potrebbero innescare risposte aggressive da parte della Cina oppure creare equivoci diplomatici difficili da gestire per Taipei.
Dott. Federico Pani
Fonti-Sitografia
https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/10/22/cina-taiwan-esercitazione
https://italian.cri.cn/2024/10/16/ARTIT6VDOksKV6e9IWZrljP8241016.shtml
https://focustaiwan.tw/cross-strait/202410145001
https://focustaiwan.tw/politics/202411140014
https://asia.nikkei.com/Opinion/The-U.S.-must-not-treat-Taiwan-as-an-indispensable-strategic-asset
https://x.com/TaiwanInItalia/status/1855898766370361669
https://www.nytimes.com/2024/10/26/us/politics/trump-joe-rogan-chips-science-act.html
https://ww2.aip.org/fyi/huge-chips-grants-awarded-to-tsmc-samsung-and-micron
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